Calcio a 5 Capoterra 2000 – Meloni e Caboni

Ancora novità per il Capoterra 2000 in vista del prossimo campionato che inizierà il 6 ottobre presso il Palasport di Via Siena, un altro grande ritorno in casa gialloblù: l’ex capitano Fabrizio Meloni e Nicola Caboni. Giocatori importanti che si aggiungono alla rosa di Mister Pitzalis che procede con la preparazione atletica.

Intanto si lavora anche sotto il punto di vista del settore giovanile, lunedì 10 settembre, presso il Centro Sportivo Liori di Via Satta, è iniziata la preparazione atletica per l’Under 21 e 18 seguita dal nuovo tecnico del Capoterra 2000 Massimo Defraia e gli assistenti Nicola Fanutza, Giorgio Piano e Mulliri Rossano.

Soddisfatto il presidente Mariano Marras del sodalizio gialloblù: “Con Fabrizio Meloni e Nicola Caboni chiudiamo il mercato e pensiamo alla prima gara di campionato, sarà importante partire bene, per il settore giovanile devo dire che è stato costruito un bel gruppo, con loro ci toglieremo qualche soddisfazione”.

Camilla Accalai

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Nuovo cambio in giunta a Capoterra: Gianluigi Marras assessore ai Servizi tecnologici

Nuovo ribaltone dietro l’angolo nella giunta comunale di Capoterra: il nuovo assessore ai Servizi tecnologici sarà Gianluigi Marras. Una decisione già presa che verrà ufficializzata il prossimo 13 settembre in consiglio comunale, quando si procederà anche alla surroga di Marras come consigliere. Al suo posto entrerà a far parte dell’aula Giuseppe Fiume dell’Udc-Fli. Il sindaco Francesco Dessì (nella foto) ha dunque deciso un nuovo cambio dopo quello avvenuto pochi giorni fa, che aveva visto la nomina di Leopoldo Marrapese all’Urbanistica, tenuta ad interim dal sindaco per qualche mese dopo il “taglio” di Veronica Pinna. Marras dovrà ora occuparsi di settori molto importanti per il paese, e la sua nomina è un’ulteriore “vittoria” per il gruppo di consiglieri comunali “ribelli” che nei mesi scorsi avevano messo il centrosinistra praticamente in minoranza. Ora il puzzle politico è stato risistemato e, anche grazie all’approvazione del Puc, le tensioni in maggioranza sembrano finite.

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Il Bilancio di previsione 2012 per il cittadino

Si tratta di un bilancio innovativo perché si propone di informare i cittadini in maniera semplice e comprensiva su come funziona un bilancio di un ente pubblico, quali siano le sue entrate e come vengano impiegate.
Per la prima volta l’introduzione è bilingue, in sardo e in italiano. Ciò a dimostrazione che il sardo può trattare anche una materia tecnica e specialistica come il bilancio.

Bilancio di previsione 2012 per il cittadino

Fonte: www.comune.capoterra.ca.it

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A Capoterra una costa da difendere. Basta puzza, speculazioni, rischi idrogeologici: “Ascoltate anche noi”

Quando dormi con la finestra aperta e alle 5,58 vieni svegliato da una puzza terribile che arriva dall’area industriale e penetra nei tuoi polmoni, scopri che non stai vivendo al centro dell’Eden. Quando arriva settembre e sei costretto a guardare il cielo con preoccupazione, e poi ti ricordi che i progetti di prevenzione idrogeologica non sono stati affatto completati, capisci che è un po’ come vivere ad handicap. Eppure loro, le migliaia di abitanti della costa di Capoterra, rappresentano una comunità vivace e intelligente che dibatte e non si arrende. Lo fa spesso nel gruppo Fb “Info Caputerra”, dove non mancano suggerimenti e qualche polemica con i consiglieri comunali. Ad esempio sul nuovo Puc appena approvato dai pochi consiglieri che potevano votarlo: c’è preoccupazione per le nuove grandi attività commerciali, per chi vorrebbe ancora assaltare questa costa con alberghi e cemento. Un litorale già devastato da costruzioni selvagge negli anni Settanta, dove chi edificava si dimenticava di realizzare i servizi essenziali, dalle fogne alla rete idrica (emblematica la storia di Picciau). Ma il problema, da queste parti, è sempre stato un altro: “L’integrazione con Capoterra centro, ma anche con Poggio dei Pini e le altre lottizzazioni, non c’è mai stata”, dicono gli abitanti. Non è soltanto la famosa storia che le decisioni, a Capoterra, si prendono sempre in quel fazzoletto di metri quadri che sta attorno al Municipio. Specie quelle sul dio cemento. E i politici li vedi in campagna elettorale ma poi, a parte i pochi che davvero vivono la realtà della costa, quasi si disinteressano di Frutti d’Oro, Su Spantu, Torre degli Ulivi, Maddalena Spiaggia. Gli abitanti mostrano qui le vecchie cartine idrogeologiche degli anni Sessanta, l’effetto è preoccupante: le alluvioni hanno letteralmente stravolto la geografia oltre che i territori. Il rio San Girolamo e il Masoni Ollastu si sono spostati, scaraventati via dagli eventi atmosferici ma soprattutto dall’incuria dell’uomo e delle amministrazioni comunali. Chi ha realizzato quelle orrende ringhiere ai bordi della Sulcitana non ha pensato che non è un idillio passeggiare lì, con le auto che sfrecciano e al centro esatto di due poli industriali che inquinano, Sarroch e Macchiareddu. Capoterra è un territorio che è sempre stato svenduto: ai cementificatori, agli inceneritori, mai a chi ha pensato di farne almeno un avamposto turistico per intercettare i vacanzieri in rotta verso Pula e Chia. Ora il dibattito riesplode perchè i cittadini hanno due mesi di tempo per presentare le loro osservazioni al Puc che pochi consiglieri, solo nove, hanno potuto votare. Gli unici che non avevano interessi e terreni nel territorio. “Ma qualcuno la sente la puzza di fogna al ponte sul rio San Girolamo?”, chiede su Fb Carla Cancellieri, una delle testimoni di tanti anni di battaglie di condomini che chiedevano soltanto di essere ascoltati, prima ancora che rappresentati. I nuovi impianti, su tutti quello del compostaggio, hanno reso l’aria irrespirabile da queste parti, dove le case sono state deprezzate dall’alluvione. In un territorio ancora ferito, che aspetta ad esempio quel piano di prevenzione contro le mareggiate a Frutti d’Oro, quel sistema di barriere sulla sabbia già finanziato ma ancora- è il caso di dirlo- in altomare. In una costa che è stata letteralmente divorata dall’erosione, e c’è chi si è ritrovato il mare in giardino e in salotto. Nel frattempo le amministrazioni comunali di centrosinistra sono scese spesso stranamente a patti con imprenditori legati al centrodestra, rilasciando concessioni edilizie che hanno cambiato volto per sempre anche allo stagno di Santa Gilla. “Ma è possibile essere svegliati a quest’ora dalla puzza che entra dalle finestre aperte?”, si chiede Alessandra Dessì. Sarà interessante capire, adesso, se i politici di Capoterra andranno a discutere il Puc anche con loro, gli abitanti della costa, che non vogliono sentirsi gli ultimi. Ma che hanno ragione da vendere, e tante ragioni da spiegare.
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A Capoterra nuovo assessore all’Urbanistica: nella giunta Dessì arriva Leopoldo Marrapese

Leopoldo Marrapese è il nuovo asssessore all’Urbanistica ed Edilizia del Comune di Capoterra. Subentra dopo due mesi di interim da parte del sindaco, all’esponente sempre del Pd Veronica Pinna che era stata revocata dal Sindaco Francesco Dessì, dopo gli innumerevoli ritardi nel presentare il Puc al Consiglio. Una situazione che aveva portato cinque consiglieri di maggioranza a non partecipare alle riunioni.
Dopo l’adozione del PUC dei giorni scorsi, il sindaco Francesco Dessì prova a portare un poco di serenità nella coalizione di centrosinistra, nominando il primo dei non eletti del Pd nell’importante ruolo. Nei prossimi mesi ci saranno le osservazioni dei cittadini al piano urbanistico e poi i consiglieri saranno chiamati all’approvazione definitiva. La nomina arriva proprio nel giorno delle polemiche sulle nuove aree commerciali e della proposta Cosmin di realizzare un albergo e una mini lottizzazione sulla costa: matasse che ora dovranno essere sbrogliate dal nuovo assessore Marrapese. Leopoldo Marrapese aveva sfiorato l’elezione in consiglio comunale con 200 voti, quattro in meno dell’esponente ex popolare Marco Zaccheddu.
Marrapese nella precedente consiliatura aveva svolto il ruolo di capogruppo dei Democratici di Sinistra e di Presidente della Commissione Politiche sociali e Cultura, con questa nomina si riequilibria il peso delle differenti anime democratiche, sempre divise tra ex Margherita ed ex diessini.

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