Capoterra, via libera alle licenze per auto a noleggio: ok agli imprenditori

Via libera alle nuove licenze per le auto a noleggio. Votate dal Consiglio comunale, con Christian Ruiu astenuto perché incompatibile, le 7 licenze per auto noleggio con conducente di autoveicoli fino a nove posti, le così dette Ncc. Non avveniva dal 2002.
Saranno assegnati tre punti ai giovani imprenditori che vogliono avviare l’attività. In un certo senso, visto il vantaggio, saranno date tutte alle nuove imprese, a patto che, l’attività crei ricchezza e posti di lavoro a Capoterra, come chiede in un emendamento, Giuseppe Fiume dell’Udc.
In tutti i casi, non si potrà chiedere più di una licenza e i laureati avranno più punteggio mentre avrà una marcia in più chi conosce la Lingua come ad esempio l’inglese o lo spagnolo.

Penalizzato chi vorrebbe allargare l’attività che ha ottenuto permessi nel 1950, magari dal padre. Questo regolamento non concede spazio alle imprese avviate. Potranno partecipare al bando, ma partono in netto svantaggio.

Dopo varie tensioni e tre assemblee civiche rinviate, la Commissione Affari Istituzionali presieduta da Fabrizio Cau, ha trovato l’accordo e ieri in Consiglio si respirava un’aria diversa, rispetto a giovedì scorso. Tutti d’accordo per dare le autorizzazioni ai giovani imprenditori. Poi non è da escludere che nessuno, considerato il tempo di crisi, abbia soldi da investire. Così la spunterebbero le aziende del territorio che vorrebbero ingrandirsi.
“Il regolamento sarà trasmesso alle associazioni di categoria per eventuali migliorie. Appena arriveranno le porteremo in commissione e subito dopo in consiglio. Ho proposto che fosse avviato un dialogo costruttivo con le imprese coinvolte”, ha sottolineato Efisio Demuru del Pd. Sulla stessa linea Giacomo Mallus e il vice presidente di minoranza Pino Baire: “Abbiamo dato l’opportunità ai giovani disoccupati in modo da dare impulso all’economia, l’importante avere un progetto e produrre reddito”.

L’Assessore alle Attività produttive, Beniamino Piga, assente in Aula per impegni di lavoro, ma ha seguito passo passo il tortuoso iter sottolinea: “La Regione ci ha concesso di darne altre sette, perché il turismo è cresciuto del 38 per cento. Qui costa meno rispetto ad altre parti e il paese è baricentrico all’aeroporto, la città, il mare, la laguna e la montagna. Sta diventando una meta ambita e valorizzata. Senza considerare lo sport velico che fa accorrere sportivi da più parti grazie alla particolarità del vento. Non penalizzeremo nessuno ma abbiamo dato spazio all’intraprendenza dei giovani”.

Attualmente a Capoterra ci sono 13 autorizzazioni per autovetture fino a 9 posti compreso il conducente di cui 7 per fuoristrada 4×4 a cui vanno aggiunte le 3 licenze taxi.

Il socialista, Christian Ruiu, concentrato sulla sua richiesta di più mezzi e uomini contro la lotta agli incendi da presentare al Governo Letta, ha preferito non metterci parola sulla questione licenze Ncc. Non ha voluto condizionare i lavori, considerata l’incompatibilità, seppur indirettamente. Ma qualche sassolino dalla scarpa se lo vuol pur togliere: “Le aziende attendono un bando dal 2002 e anche stavolta, in un certo senso, saranno escluse. Qualcuno è fermo agli anni ‘50, ma perché l’ha avuta dal padre. Eppure, da queste parti hanno fatto storia, creato occupazione e reddito. Al contrario altri, precedentemente hanno ottenuto licenze le subito dopo le hanno rivendute. Un sistema che penalizzato l’economia del nostro territorio. Ecco, gli errori del passato vanno assolutamente evitati. Per questo l’attenzione dev’essere alta”.

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Tutti contro il rock nazifascista. Il sindaco: io non darei l’autorizzazione

Anche il sindaco di Uta Giuseppe Pibia è contrario alla rassegna rock di estrema destra, “Sei diventata nera”. “Fosse per me non lo autorizzerei. Ma è una questione extra comunale che riguarda Prefettura e Questura di Cagliari. Sinora comunque non è arrivata nessuna comunicazione. In tutti i casi, questa è la settima edizione. Adesso mi domando: ma che cosa hanno fatto quelli che c’erano prima di me per impedirla? Non accetto lezioni da chi negli anni precedenti ha sempre tollerato l’evento”. Appena ha visto la mozione presentata ieri dagli esponenti di minoranza e firmata dal segretario del Pd, Ignazio Pinna, il capo della coalizione ha reagito duramente: “Io amministro da tre anni e in Giunta ho Angelo Piscedda, Sergio Collu e Francesco Fenu esponenti dei Democratici. Queste sono solo strumentalizzazioni, che guardino piuttosto i documenti che hanno scritto per impedire le passate edizioni”.

La manifestazione promossa da Sardegna Skinheads, anche se è sparita dal sito web, riporta alla ribalta le vecchie dispute all’interno del Pd. Un gruppo dentro e l’altro che annuncia battaglia all’opposizione.

“Chiediamo che dichiari pubblicamente che non si svolgano né ora né in futuro nel territorio del Comune di Uta iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica – dice il Segretario cittadino, Ignazio Pinna – riteniamo che la manifestazione potrebbe turbare l’ordine pubblico, incutendo timori e preoccupazione fra le persone. Potrebbe diffondere un clima di odio perché seguirebbe le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista”, aveva scritto il Partito Democratico di Uta. Oggi è arrivata la risposta.

Non cessano, quindi le polemiche sulla settima rassegna rock di estrema destra: “Sei diventata nera” tra gli oppositori anche Sel e l’Anpi, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia: “Facciamo appello al Prefetto e al Questore perché non consentano questo raduno che contrasta con le leggi Scelba e Mancino. Inoltre, ci appelliamo alle amministrazioni comunali che hanno competenza sul territorio perché non diano l’autorizzazione per lo svolgimento del raduno – scrive il presidente, Marco Sini – abbiamo sempre denunciato e continueremo e continueremo a farlo perchè questo evento appartiene ai così detti concerti nazi-rock, di chiara marca fascista e nazista, come quello che si è tenuto recentemente nei pressi di Rogoredo, in provincia di Milano per festeggiare il compleanno di Hitler e per raccogliere fondi per le spese processuali di gruppi skinheads romani. Anche quello previsto a Uta è accompagnato dal solito corollario di frasi volgari e ripugnanti che fanno riferimento a pseudo valori di esaltazione della razza e quindi di razzismo, antisemitismo e odio verso il diverso e la simbologia fascista e nazista, appunto, a braccia tese. Nell’evento nazi-rock è anche presente un improbabile e strumentale riferimento a valori identitari sardi”.
Sulla stessa linea l’esponente del Pd Efisio Demuru che sulla questione non ha mai abbassato la guardia: “Inneggiare al Nazismo e al Fascismo è reato. Sono ideologie distruttive che hanno causato milioni di vittime. Capoterra è una città aperta e coinvolgente e non può essere associata, senza indignazione, alle ideologie nazi-fasciste”.

Una rassegna che nessuno vorrebbe nel proprio territorio. Intanto, Il 9 e 10 agosto si rinnova per la settima volta, nello spazio della chiesetta di Santa Lucia, così indicata “Area 28” , quindi territorio di Uta anche se da Capoterra dista poco meno di 5 chilometri. Qui c’è un enorme capannone, pare il proprietario sia un esponente di Capoterra che ospita l’evento in cui arrivano poco più di 100 aderenti. Sul palco, si dovrebbero esibire gruppi di successo e un ospite a sorpresa, anche se nel loro sito internet non appare più nulla.

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Maddalena Spiaggia, vandali nelle corsie del kitesurf: sale la tensione

Tagliate per la terza volta le funi della corsia del kitesurf a Maddalena spiaggia. In più i vandali hanno pasticciato con una bomboletta di vernice nera il cartello che indica la zona frequentata dal caratteristico sport. Anche ieri notte c’è stata l’ennesima incursione. Al Comune l’onere di sistemare il danno e sostituire il cartello imbrattato.

Difficile convivenza tra bagnanti e sportivi. In questo anno non sono mancate le polemiche e le tensioni. Eppure il Lido della Maddalena ormai è un’attrazione per sportivi, grazie alla posizione e di un particolare vento che ne che attira numerosi. Quest’anno è stata aggiunta anche la vela. Comunque, quando c’è un forte vento diminuiscono anche i bagnanti. Una soluzione perfetta per poter accontentare tutti in diverse condizioni atmosferiche in un immensa distesa di sabbia che riesce a soddisfare le varie esigenze e gli hobby.

“L‘amministrazione comunale adottando la zona kite ha messo in sicurezza l‘arenile e cerca di creare le basi per uno sviluppo turistico sportivo – dice l’Assessore al Turismo, Beniamino Piga – chi ha compiuto un simile gesto, non rispetta le regole della civile convivenza. 80 metri di spiaggia al confine con Picciau non toglie nulla ai bagnanti. Peccato, perché gli sportivi da tutto il mondo arrivano da queste parti per la corrente termica che si crea. Invece di essere orgogliosi, si fa ostruzionismo con atti irresponsabili”.
Un immenso litorale che soddisfa le esigenze del popolo dei vacanzieri e dei turisti. Dove si stanno creando i presupposti per avviare un turismo attivo e velico. Una risorsa per il territorio a cui la Giunta di Francesco Dessì, non intende rinunciare.

“ Peccato, questo fatto ci amareggia – dice Davide Calatri, presidente della associazione sportiva Kitezone asd che collabora con il Comune per gestire l’area – noi siamo una risorsa per il turismo. Faremo di tutto per cercare di convivere nella maniera corretta con i bagnanti e per evitare che venga buttato fango su anni di lavoro e di sano spirito sportivo”.

Il Lido da tempo è diventata la zona da vivere giorno e notte con le numerose animazioni musicali nei chioschi bar. Un’attrazione turistica a tutto tondo. Peccato per questi ripetuti atti vandalici.

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Rock di estrema destra a Uta, arriva il no del Pd in consiglio comunale

Ancora polemiche sulla settima rassegna rock di estrema destra: “Sei diventata nera” tra i contrari Sel e l’Anpi, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia e oggi arriva una mozione presentata dal gruppo consiliare del Pd al Sindaco Giuseppe Pibia: “Chiediamo che dichiari pubblicamente che non si svolgano né ora né in futuro nel territorio del Comune di Uta iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica – dice il Segretario cittadino, Ignazio Pinna – riteniamo che la manifestazione potrebbe turbare l’ordine pubblico, incutendo timori e preoccupazione fra le persone. Potrebbe diffondere un clima di odio perché seguirebbe le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista. C’è inoltre, il rischio che si esalti la violenza come metodo di lotta politica. Visto il delicato momento storico e politico vorremmo che si evitassero eventi considerati estremisti. Per prevenire probabili disordini, come già è successo in altre città. Chiediamo al Sindaco Pibia di far sentire la sua posizione al Prefetto e alla Questura”.

Sulla stessa linea il Consigliere comunale del Pd, Efisio Demuru: “Non è solo questione di ordine pubblico. Inneggiare al Nazismo e al Fascismo è reato. Sono ideologie distruttive che hanno causato milioni di vittime. Capoterra è una città aperta e coinvolgente e non può essere associata, senza indignazione, alle ideologie nazi-fasciste”.

Una rassegna che scotta e nessuno la vorrebbe nel proprio territorio.
Intanto, Il 9 e 10 agosto si rinnova per la settima volta, nello spazio della chiesetta di Santa Lucia, così indicata “Area 28” , quindi territorio di Uta anche se da Capoterra dista poco meno di 5 chilometri. Non è competenza del sindaco entrare in merito alle autorizzazioni perché sono state rilasciate dalla Questura di Cagliari: “Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione – aveva dichiarato ieri, Pibia – gli anni scorsi non c’è stato mai nessun problema e credo non ce né sia neppure quest’anno. Al momento è una manifestazione sicura. In tutti i casi quando arriverà il documento sarà solo a carattere informativo perché se ne occupa la Questura e la Polizia”.

Ancora un’estate di polemiche e di voci contro che si alzano perché non vorrebbero che la località Santa Lucia “Diventi appuntamento fisso per ultrà di estrema destra”, insiste Demuru. E altri vorrebbero che non si tenesse in Sardegna e con il caro traghetti, in molti non salperanno il mare per assistere all’evento Rock.
Sul palco, si dovrebbero esibire gruppi di che riscuoteranno successo e un ospite a sorpresa.

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Duecento nuovi posti di lavoro col Plus Area Ovest, 35 solo a Capoterra

Arriva una boccata d’ossigeno con i servizi integrati, il Plus Area Ovest. In 16 Comuni da Teulada a Siliqua arrivano 200 posti lavoro di cui 35 a Capoterra, in più il corso di formazione teorico-pratico per l’assistenza alla persona. Le domande devono essere presentate entro il 5 agosto.

È la manna dal cielo in territorio dove in crisi. In un Comune dove i fondi disponibili possono accogliere 250 domande su 700 presentate, tanto per citare l’esempio di Capoterra. “Ho lo sfratto, mi hanno staccato la luce. Dove sono le Istituzioni?”. Era il cartello che una ragazza, la primavera scorsa per due giorni, aveva tra le mani all’ingresso del Palazzo municipale.

Corrado, 43 anni che dopo aver lavorato come fattorino nel settore della fotografia da settembre è senza lavoro e vive grazie all’aiuto dei familiari: “Che dobbiamo fare? Sono disoccupato da settembre, ho due figli, mia moglie è casalinga ma nonostante tutto non ho diritto ad un posto di lavoro non rientro nelle graduatoria delle varie linee delle povertà estreme. Sarebbe opportuno che ci fosse una rotazione e non prendano il posto sempre i soliti”.

Il dramma dei senza lavoro è dovunque tanto che non si riesce più a parlare delle famiglie monoreddito, con figli a carico dove non hanno più nessuna agevolazione per libri, mensa scolastica e scuolabus perché secondo l’Isee, l’indicatore di situazione economica equivalente, sono ricche. Intanto, non arrivano a fine mese e devono chiedere aiuto ai familiari per far mandare i figli a scuola perché lo stipendio non basta a coprire tutte le spese. Per non andare sotto in banca, chi li ha, vende i beni di famiglia, ma neppure per queste azioni è il momento giusto.

Ma c’è chi sta peggio: “Ormai è diventata una guerra tra i poveri – puntualizza l’assessore ai Servizi sociali Walter Cocco – è un disastro. Se uno ha la casa di proprietà ma non ha lavoro è considerato meno povero di chi è in affitto. Adesso grazie al Plus Area Ovest, con i finanziamenti regionali arriva un piccolo spiraglio. Noi ci crediamo e partecipiamo mettendo le risorse umane con il personale che deve istruire le pratiche e infine stilare la graduatoria. Si lavorerà a regime anche ad agosto in modo che a settembre i 35 che avranno diritti potranno iniziare a lavorare”.

I servizi integrati sono una goccia nell’Oceano dei troppi casi disperati di famiglie che vivono senza elettricità, non possono comprare la bombola, fanno la fila alla Caritas per prendere una busta di viveri e in questi casi di disperazione, mettere qualcosa in tavola è già una impresa. Mandare i figli alle Scuole superiori o all’Università diventa invece, impossibile . Un lusso che sempre meno possono permettersi.

Le informazioni per presentare le domande si possono trovare nei Comuni e nei siti:
www.plusareaovest.it; www.co-mete; e-mail: consulenza@plusareaovest.it
Oppure per informazioni telefonare al: 3804996993, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13

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