Sicurezza a Capoterra, Marongiu: “Patto di stabilità blocca le casse”

“Per mettere in sicurezza la Provinciale che da Maddalena porta a Capoterra non ci sono soldi. Abbiamo 160 milioni fermi nelle casse dell’Amministrazione per il Patto di Stabilità che blocca tutto – annuncia, l’ex sindaco, attuale Consigliere provinciale Giorgio Marongiu e poco fa nominato nel Cda dell’Ente Fiera – piuttosto i progetti della nuova 195 sono arrivati e ci stiamo lavorando. Venerdì saranno esaminati in Provincia e per martedì, il presidente Efisio Demuru, ha già convocato la Commissione comunale ai Lavori Pubblici”.
Anche l’intersezione della Statale sulla strada Provinciale è questione di sicurezza, soprattutto per un territorio a rischio idrogeologico. C’è preoccupazione per l’effetto diga che la nuova statale 195 creerebbe nella Provinciale.
I due enti, progetti alla mano, in questi giorni stanno esaminando le carte. Vogliono vederci chiaro e indicare le possibili modifiche, adesso, prima che sia troppo tardi. Così gran lavoro per il settore viabilità del Genio Civile, delle Commissioni provinciali e comunali.
“La nuova quattro corsie all’altezza del rifornitore Agip in località Is Piscinas crea un effetto diga nella Provinciale – chiarisce l’esponente provinciale dell’equipe Lavori pubblici Marongiu – c’è il ristagno d’acqua e crea parecchi problemi. Figuriamoci poi se si riempie e si fa una barriera alta 2 metri e mezzo sino ad arrivare a 8 metri con una larghezza di 16. Sarebbe un disastro per il nostro territorio. Chiediamo che il muro sia eliminato e al suo posto sia realizzato un viadotto. Una sopraelevata che elimini l’effetto diga. Non stiamo discutendo del tracciato che seguirà la nuova Sulcitana ma dei rischi idrogeologici e idraulici. Prima non si era consapevoli dei rischi, ma adesso sì. Ecco allora bisogna porre rimedio prima che l’alto sbarramento sia innalzato”, conclude Marongiu, fresco di nomina, assieme all’ex assessore provinciale alla Cultura, Efisio Pireddu, nel Consiglio d’Amministrazione dell’Ente Fiera, decaduto nel maggio scorso.

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Capoterra, la chiesa di S.Barbara è pericolante e rischia il crollo

Festa nel sagrato quest’anno, perché la chiesetta di Santa Barbara, edificata nel 1281, è pericolante. Una trave marcia e rischia il crollo. Il luogo di culto, su nella collina, era interessato alla sistemazione di alcune tegole rotte. Durante l’esecuzione dei lavori, sotto il controllo della Soprintendenza ai Monumenti e finanziati dal Ministero ai Beni Culturali, i tecnici si sono accorti che il problema era ben più grave. Adesso occorrerà fare una perizia di variante.
Ma non si sa da dove prendere i soldi. È un luogo di culto, ma c’è da escludere che la parrocchia di Sant’Efisio possa disporre di somme ingenti per fare un intervento di simile portata.
Allora, spetterebbe al Ministero metterci altri soldi: “L’Amministrazione comunale potrebbe contribuire, prima che sia troppo tardi – dice il leader del Pdl, Lucia Baire – per smuovere la situazione preparerò un interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore alla Cultura perché il Comune se ne occupi. Al momento, la stima di quanto occorra per sistemare il tetto non è stato ancora fatta, ma sarebbe ottimo se la Giunta si facesse avanti perché è giunto il momento di pensare ad un intervento globale e non ai continui e sporadici rattoppi. Vedremo che cosa si risponderà in Consiglio”.
La chiesa campestre del 1281 realizzata con blocchi di arenaria ben squadrati, avrebbe bisogno di un Bando chissà anche Europeo perché il restauro in un modo o nell’altro sia finanziato al più presto.
“La festa si fa il 23 giugno, e non la prima domenica di luglio come al solito, perché è il decennale della proclamazione di Santa Barbara a compatrona di Capoterra assieme a Sant’Efisio. Il 23 giugno del 1621 furono infatti, ritrovate le reliquie. Un occasione per solennizzare la ricorrenza – spiega l’archeologo Mauro Dadea, che sulla santa vergine e martire cagliaritana, ha scritto parecchio e portato avanti numerose ricerche – in più è l’Anno della Fede e avevamo organizzato un pellegrinaggio guidato dall’Arcivescovo Miglio con tutte le parrocchie dedicate Santa Barbara. Ma abbiamo dovuto annullarlo. La chiesa è chiusa. È un problema non indifferente, a ridosso della festa”.
La chiesa campestre, resa inagibile per questioni di sicurezza, proprio durante i festeggiamenti di Santa Barbara era già successo, qualche anno fa, quando i tecnici restauravano l’altare e il pavimento.
Venerdì 21 alle 19 nella parrocchiale di Sant’Efisio inizieranno i festeggiamenti.

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Sabato a Capoterra l’atteso ritorno del simulacro di S.Efisio

Sabato alle 17.30 arriva da Cagliari il simulacro di Sant’Efisio, accompagnato dalla Confraternita e dalla Guardiania. Un evento importante per la comunità perché l’ultima volta è venuto nel 2000, al rientro da Nora. Una visita richiesta per una sorta di conforto a pochi mesi dall’alluvione che martoriò il territorio.
Il simulacro sarà accolto solennemente dal parroco don Sandro Zucca, dai gruppi parrocchiali, la Confraternita di Su Loi, dai vari gruppi folk e dalla folla immensa di capoterresi che certo non vorranno perdere questo incontro di fede e devozione. La processione proseguirà per via Cagliari sino alla chiesa parrocchiale dove sarà celebrata la messa solenne.
Domenica sarà un giorno di festa con funzioni religiose e visita alla statua del santo.
Alle 18.30 la messa e al termine processione per via Diaz dove il simulacro sarà riaccompagnato all’ingresso del paese da dove era stato accolto, il giorno precedente.
Il sacerdote e Lucia Baire, che quattro anni fa, ha organizzato anche l’arrivo del papa Benedetto XVI, si son dati parecchio da fare perché il simulacro del santo arrivasse a Capoterra. Vogliono che l’avvenimento diventa una tradizione. La statua, si sposta dalla chiesetta di Stampace solo per la festa. Stavolta farà un’eccezione. “Sant’Efisio è il patrono di Capoterra che è l’unico paese in cui non fa tappa nel suo viaggio verso Nora. Non si voleva intaccare le tradizioni del primo maggio. Allora, la nostra parrocchia ha pensato ad un giorno diverso.
Rischiava di non venire perché l’indice della mano destra era rotto. Il Soprintendente ai Beni Artistici e Storici ha fatto il restauro in tempi record, proprio per non far saltare l’atteso incontro con i fedeli”, chiarisce Baire.
Sarà un giorno importante per tutta la comunità. Un avvenimento storico e la data di sabato e domenica sarà ricordata perché è nell’intenzione degli organizzatori che si trasformi in una tradizione religiosa da ripetere ogni anno.
La Confraternita, sarà ospite nella casa di Lucia Baire, in via Della Vittoria. Domenica sarà organizzato un pranzo ufficiale, a cui parteciperà anche il sindaco Francesco Dessì e i rappresentanti del Consiglio comunale.

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Vizio di forma”, la burocrazia ferma il Mercatino dell’usato a Capoterr

Vibranti proteste sono arrivate all’ufficio dell’Assessore alle Attività produttive, Beniamino Piga.
“Siamo andati in Municipio per iscriverci all’albo del mercatino dell’usato, ma all’ufficio relazioni per il pubblico ci hanno detto che i moduli per iscriverci all’albo non esistono. C’è stato un problema che presto il Consiglio comunale risolverà”. Delusione mista a protesta, perché in tanti, dopo l’Assemblea civica che a metà maggio, l’aveva approvato, hanno creduto di esporre la loro merce. Vedevano già Il mercatino dell’usato, delle opere d’arte, dell’artigianato e ingegno in genere in giro per il territorio. Invece nulla. Tutto rimandato.
Un vizio di forma, Una questione burocratica che ha bloccato l’iniziativa, come chiarisce l’Assessore Piga: “Dobbiamo cambiare una riga ad un articolo. Dobbiamo specificare che le 12 euro comprendono anche la Tarsu. Non era stato inserita, secondo l’Ufficio tributi. Ho insistito chiarendo che la quota comprendeva tutto. Mi ha comunque risposto che avrei dovuto specificarlo. Al massimo venerdì, la questione quota ritornerà in Consiglio, risolveremo il vizio di forma e il mercatino partirà subito”.
Sarà una novità da queste parti. Subito dopo l’approvazione dell’Assemblea, sarà stilato l’Albo a cui iscriversi e successivamente nelle piazze del centro storico, a Frutti d’Oro, nella Piazzetta del Centro commerciale e a Poggio dei Pini si potrà visitare il mercatino dell’usato, dell’arte e della creatività in genere.

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Contro l’abbandono dei cani a La Maddalena Spiaggia microchip gratuito

Microchip gratuito a Maddalena Spiaggia nell’Ufficio turistico, giovedì dalle 9 alle13.
Sarà la 1^ Giornata dell’anagrafe canina. L’iniziativa è promossa da La Casa del Bingo Onlus, il Comune e l’Asl. “I cani devono essere accompagnati dal documento d’identità del proprietario e dal codice fiscale”, precisa l’organizzazione.
Una campagna di sensibilizzazione che diventa una lotta contro gli abbandoni degli amici fedeli.
È emergenza. Quotidianamente, gli animali vengono abbandonati e altri si perdono. Basta lasciare il cancello aperto. E Fido scappa.
Una storia a lieto fine per un cane cieco e sordo a causa di una puntura di una zanzara. I fatti risalgono all’aprile scorso. Pako, si è allontanato da casa ed è caduto nel canale che da Santa Rosa conduce a S’acqua de Tommasu. Recuperato dai passanti è stato portato al veterinario Fabrizio Ibba per un controllo. Grazie al microchip, il servizio veterinario dell’Asl di Cagliari con la dottoressa Cortis, ha rintracciato i proprietari residenti a Santa Rosa. Non appena il cane ha sentito il nome Pako, nonostante fosse cieco e sordo, è corso incontro ai padroncini che lo cercavano da giorni.
Mentre, la domenica di Pasqua, gran lavoro per i Vigili del Fuoco e per gli operai comunale reperibili dei servizi tecnologici. Hanno recuperato un cagnolino caduto in un pericoloso pozzo profondo alcuni metri. Trovato da persone che nelle campagne circostanti cercavano asparagi. Gli operai del Comune hanno messo in sicurezza il pozzo pericoloso, senza protezione. Purtroppo, l’amico a quattro zampe finito nel precipizio, stavolta perché privo del microchip, non ha potuto far ritorno a casa.

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